mercoledì 27 agosto 2008

Non pensare, potrebbe essere pericoloso.


O'Brien alzo' quattro dita.
-Quante sono le dita che tengo alzate, Winston?
-Quattro
-E se il Partito dice che sono cinque, quante dita sono?
-Quattro!- Winston urlo' di dolore a causa di una macchina controllata da O'Brien-
-Quante dita, Winston?
-Quattro
-Quante dita, Winston?
-Quattro! Cosa altro posso dire?Quattro!
-Quante dita, Winston?
-Quattro!Basta!Basta! Ma perchè non ti fermi? Sono quattro, quattro!
-Quante dita sono, Winston?
-Basta!Cinque!Cinque!Cinque!
-No, Winston non serve a niente. Tu stai mentendo. Pensi ancora che siano quattro. Per piacere, quante dita sono?
-Quattro!Cinque! Tutto quello che vuoi! Ma basta con questa sofferenza! [...] [...]
-Sei lento nell'apprendere, Winston
-Ma come posso fare a meno...come posso fare a meno di vedere quello che ho davanti agli occhi? Due più due fa quattro.
-A volte, Winston. A volte fa cinque, a volte tre. A volte fa cinque, quattro e tre contemporaneamente. Devi sforzarti di più. Non è facile diventare sani di mente.
Tratto da 1984 di George Orwell


Sea Shepherd: i nuovi pirati


Sea Shepard: si autofiniscono eco-pirati, navigano battendo BANDIERA NERA!
Eroi che lottano contro lo sfruttamento selvaggio della Natura, contro il massacro di delfini e balene perpetrato dalle forze del capitalismo globale, contro tutte le attività illegali e i crimini compiuti in mare.
Contro gli abusi e lo sfruttamento compiuti in nome dell’avidità e del profitto, che purtroppo sono diventati più importanti della Vita, della Natura e dell’Ambiente!
Per saperne di più: www.seashepherd.org

domenica 24 agosto 2008

ARMI ROMANE ANTICHE











Cari amici,molti di voi sapranno del mio amore per la scherma antica e la gioia che provo nel praticarla.Al fine di raccontare un pò della scienza militare dei nostri gloriosi antenati Romani vi mostrerò e vi spiegherò quello che era il corredo base di un Legionario Romano.
Incominciamo con la più classica delle armi di Roma:




GLADIO-La lama è di circa 50 cm,è praticamente l'arma perfetta.Corta e potente è di un'estrema maneggevolezza,permete di colpire in molti modi dato che è bilama ed ha una punta in grado di perforare armature e corrazze.Ideale con lo scudo,torna molto bene anche nell'usarne due in contemporanea.Negli scontri ravvicinati soprattutto in mischia è l'arma ideale.




DAGA-Versione più corta del gladio(35 cm)ma cmq simile,usata però per lo più per compiti di polizia.Fu adottata dai romani in seguito al contatto con le popolazioni barbare del Nord Europa.
Molto usata anche per tutto il medioevo, si presentava con una lama a V lunga circa 35 cm, studiata appositamente per avere una tremenda forza di penetrazione al fine di vanificare la copertura offerta dalle armature complete.









FALCADA GRECA
-Spada corta di origine greca molti diffusa da età antichissime tra i Traci che ne erano maestri e che la usavano molto bene in coppia o con un piccolo scudo rotondo.E'un'arma micidiale di taglio e di punta,adatta a entrare tra le scaglie delle armature.Emana una forza spaventosa quando viene usata di fendente in quanto la sua forma la rende adatta a dirigere il peso del corpo e della spinta del movimento rotatorio del braccio verso terra.In epoca romana era diffusissima tra i gladiatori.



PILUM-Lancia romana in legno con punta in acciaio cm. 190,veniva usata sia come difesa contro la cavalleria quando le legioni o le coorti erano schierate,sia come arma di offesa durante gli assalti veniva gettata circa a 15 m dal nemico.Una sua particolarità era che si piegava quando colpiva il bersaglio, così che il nemico non poteva riutilizzarla.Micidiale.

Elmo Romano di Cavalleria Imperiale-
Tutto in acciaio con rifiniture e decorazioni in ottone , pennacchio rosso verticale e imbottitura interna.



















SCUDO ROMANO QUADRATO-Questo è il classico scudo romano quadrato,ottimo sia per i combattimenti ravvicinati e in mischia perchè permette una buona copertura generale del corpo,soprattutto per gli arti inferiori in quanto i colpi alle gambe sono i più difficili da parare.Inoltre permette ad un manipolo di potersi porre a testuggine,il gioiello della scienza militare romana,una formazione che permetteva di avvicinarsi fin sotto le mura di una città anche se bersagliati da sassi e freccie o di districarsi in situazioni di pericolo e di inferiorità numerica.

lunedì 18 agosto 2008

"GOVERNO FASCISTA.."BY FAMIGLIA CRISTIANA


Di Antonino Amato Recentemente ci ha pensato il settimanale “Famiglia Cristiana” a rallegrarci le giornate estive. Lanciando intendere che il Governo Berlusconi stia facendo da battistrada ad un “fascismo che risorge sotto altra forma”.Due i “sintomi” di “questo fascismo ritornante”:1. L’impiego dei militari nelle città italiane a “dare una mano nel mantenere l’ordine pubblico”. E su questo non si può non convenire con il settimanale che si definisce “cristiano” ma potrebbe, agevolmente e giustamente, dirsi “giudaico”. I soldati vanno inviati in Afganistan, in Kossovo e in Libano a sostegno delle politiche bellicistiche di USA/Israel. Usarli nelle città italiane, invece, puzza tanto da “fascismo che ritorna”.2. Si vorrebbero “prendere le impronte ai bambini rom”. E si sbandiera la giustificazione che la misura sarebbe presa per…. accertarne la “identità” e per proteggerli. Giustificazioni ridicole e fuorvianti. Basta difatti notare che la “Città del Vaticano” non ha bisogno di ricorrere a simili “misure fasciste” per tenere ordinato il suo territorio. Alla bisogna provvedono, con prudenza e discrezione, quei babbei che amministrano la “Colonia Italya”. Pertanto, nella ”Città del Vaticano” niente immigrati clandestini e niente rom, accamppati ovunque. Perché la “Colonia Italya” non ha forze sufficienti per difendere e controllare il suo territorio, ma dispone di forze a iosa per tenere lindo e pulito il territorio della “Città del Vaticano”. Più che giusto, quindi, che spesso e volentieri qualche grasso prelato vaticano ci critichi. E che “Famiglia Giudeocristiana” ci accusi di “fascismo”.***Siamo nel Paese di Arlecchino e Pulcinella. E in tanti amano recitare a soggetto. Oggi ci prova Sergio Luzzatto (1). Lo stesso ci fa sapere che sente “profumo Farinacci”. E il “profumo Farinacci” lo riscontrerebbe sulle colonne del quotidiano “LIBERO”.Io, invece, sento profumo di “giudeo impostore”. Ed affermo che, se Luzzatto trova “profumo Farinacci” nel quotidiano “LIBERO”, c’è da concludere che “Judeus Judeum fricat”. Cito testualmente una delle motivazioni che inducono il “nostro” (?!?) a trovare in “LIBERO” “profumo Farinacci”: “L’Europa mediatrice tra Russia e Georgia? Cagasottismo dei Chamberlain di fronte ad Hitler, con Mosca si fanno affari migliori se si tiene la schiena diritta. Ed anche le mani sulla pistola, se serve” (1). Tutto qui? Tutto qui. Ed allora mi chiedo: ma la posizione di “LIBERO” non è esattamente la impostazione che USA/Israel danno della situazione? Sono, dunque, tutti dei “fascisti che ritornano”? Oppure sono i Giudei che si dividono in “guerrafondai di destra” e in “pacifinti di sinistra”?Scrivo in libertà? E, allora, sapete dirmi quale è la differenza tra il Governo Berlusconi e il defunto Governo Prodi sulla Base di Vicenza? E sui nostri soldati inviati in Afganistan? E sui nostri soldati inviati in Libano? A proposito di Libano, io temo che Luzzatto non legga neppure il giornale sul quale scrive. E, difatti, oggi il “Corriere” ci informa che “il generale Graziano, capo della Unifil, accusa Israele di violare quotidianamente lo spazio aereo libanese” (2). Manco a dirlo, Israele protesta. Non perché “nega i fatti”, ma perché sostiene che “i Giudei hanno diritto di vigilare sul mondo intero”. E questo perché Jahvé scese sulla terra, dicendo ad Abramo: “Voi siete il mio popolo eletto. Vi autorizzo a ballare sui coglioni degli altri popoli”. Almeno così la raccontano.
Antonino Amato(1) “Eau de parfum Farinacci” in “Corriere della Sera” del 17 agosto 2008, pagina 35;(2) “Missione in Libano, Israele contro Graziano” in “Corriere della Sera” del 17 agosto 2008, pagina 13.

sabato 16 agosto 2008

RUSSIA vs SION


Tratto da Disinformazione Di Marcello Pamio. La storia inizia quando l’Ossezia del sud, una regione della Georgia, reclama la propria indipendenza.La Russia sta a guardare ammiccando, anche perché fa molto comodo avere all’interno di uno “Stato nemico”, comprato dalle due potenze atomiche Usa e Israele, un satellite che crea destabilizzazione.La Georgia (totalmente filo israelostatunitense) non ci sta e bombarda nella notte e alle prima ore dell’alba dell’8 agosto la Repubblica dell’Ossezia.[1]La Russia a questo punto non sta più a guardare, e forse era proprio quello che aspettava: invia l’aviazione e inizia lo scontro armato.Si parla già di oltre 2000 morti, ma le cifre come sempre accade in questi casi, sono destinate a salire.In maniera sincronica, come sempre accade in questi casi, parte la propaganda mediatica, e le immagini che circolano nei telegiornali di Regime sono esclusivamente le immagini di distruzione e morte provocate dall’aviazione russa in Georgia. Ma non arrivano invece le immagini del fuoco georgiano che avrebbe provocato nelle sole prime ore 1600 morti e pesanti devastazioni.[2]Come mai le foto e i video si concentrano sulle vittime della controffensiva russa a Gori o in altre città maggiori georgiane, quando almeno tre quarti dei 40.000 profughi censiti dalla Croce Rossa risultano essere osseti?[3]Chi ha il potere di controllare i media occidentali? Per quale motivo si fa passare solo una parte della verità amplificandola ad hoc? Domande retoriche, la cui risposta è presto detta, tanto più quando si viene a sapere chi c’è dietro l’affaire…Fin dall’inizio, sul sito www.debkafile.com molto vicino al Mossad israeliano, si evince che anche in questo scontro armato il piccolo stato di Sion gioca un ruolo importante, naturalmente oltre a l’onnipresente America.“L’anno scorso – scrive il Mossad - il presidente georgiano ha assoldato da aziende di sicurezza private israeliane varie centinaia di consulenti militari, circa un migliaio, per addestrare le forze armate georgiane in tattiche di combattimento (commando, aria, mare, mezzi armati e artiglieria). Hanno inoltre offerto al regime centrale istruzioni sull’intelligence militare e la sicurezza. Tbilisi ha acquistato anche armi, intelligence e sistemi elettronici per la pianificazione dei combattimenti da Israele. Questi consulenti sono di sicuro profondamente coinvolti nella preparazione dell’esercito georgiano alla conquista della capitale osseta di questo venerdì.Nulla di nuovo all’orizzonte: il democratico stato d’Israele, possessore di centinaia di testate atomiche, vende armi e fornisce consulenza d’intelligence e militare a tutti paesi considerati “amici” o semplicemente “utili” per qualche scopo…In questo caso la “Gerusalemme non proprio Celeste” deve difendere i propri interessi petroliferi nell’oleodotto Baku-Ceyhan, costruito per non passare nei territori russi, dopo che Vladimir Putin ha rifiutato la collaborazione di un progetto per portare gas ai porti israeliani di Ashkelon e Eilat dalla Turchia.[4] Una pipeline lunga migliaia di chilometri, che partendo da Baku sul Mar Caspio arriva fino a Ceyhan in Turchia senza toccare la Russia.Un piccolo tratto di Mediterraneo separa il porto di Ceyhan ad Haifa.In questo progetto ovviamente la Georgia deve rimanere indipendente dal vecchio orso russo e soprattutto non avere secessioni che potrebbero creare problemi al proprio interno.Ricorda molto da vicino la triste vicenda dell’Afghanistan, quando i talebani erano finanziati, addestrati e armati dall’intelligence militare USA per combattere l’invasione delle truppe sovietiche al confine. Tutto ha iniziato a incrinarsi non a seguito della false-flag dell’11 settembre, ma quando gli “studenti del Corano” hanno iniziato a mettere i bastoni tra le ruote alla costruzione dell’oleodotto (da 1 milione di barili di petrolio al giorno) della statunitense Unocal che doveva passare proprio per il loro Paese. Risultato: i talebani, assieme a decine di migliaia di civili innocenti, sono stati massacrati e le città e i villaggi, rasi al suolo!Il 10 agosto del 2008 il quotidiano israeliano Yediot Aharonot ha pubblicato un articolo dove spiega dettagliatamente la questione: «Il combattimento che è iniziato nel fine settimana tra Russia e Georgia ha portato alla luce il profondo coinvolgimento di Israele nella regione. Questo coinvolgimento include la vendita di armi avanzate alla Georgia e l’addestramento di forze di fanteria dell’esercito georgiano. Il ministro della difesa [israeliano] ha tenuto un incontro speciale questa domenica per discutere delle varie vendite di armi israeliane in Georgia, ma finora non è stato annunciato nessun cambiamento di politica. “La questione è tenuta sotto stretto controllo”, hanno detto fonti del Ministero della Difesa. “Non operiamo in nessun modo che possa contrastare gli interessi israeliani. Abbiamo declinato molte richieste che implicavano vendite di armi alla Georgia; e quelle che sono state approvate sono state analizzate scrupolosamente. Finora non abbiamo posto limitazioni alla vendita di misure protettive.”[5]Questa collaborazione, tra Georgia e Israele, non è certo strana se vediamo chi sono gli attori principali.Il Ministro georgiano Temur Yakobashvili è ebreo come pure il Ministro della Difesa David Kezerashvili, anzi quest’ultimo è un ex cittadino israeliano.[6]Il sito sionista Ynet.news elenca anche altri personaggi israeliani che hanno approfittato della situazione georgiana: «l’ex ministro (israeliano) Roni Milo e suo fratello Shlomo, direttore delle Military Industries, il brigadiere-generale (in congedo) Gal Hirsch e il General Maggiore (anche lui in congedo) Yisrael Ziv».[7]Roni Milo per esempio ha condotto affari in Georgia per la Elbit Systems e le Industrie Militari, e col suo aiuto le industrie militari israeliane hanno venduto alla Georgia droni, torrette automatiche per veicoli blindati, sistemi antiaerei, sistemi di comunicazione, munizioni e missili.Nonostante la falsità mediatica con la quale il Regime è abituato a riempirci la testa, anche in questo caso, ma possiamo dire, come nella totalità degli scontri militari, di attacchi terroristici, di false.flag, esiste sempre un interesse economico dietro.Le domande che dobbiamo porci per cercare di capire gli accadimenti, a prescindere da come ci vengono raccontati o romanzati in tivù e nei giornali, è: Cui Prodest? Cui Bono? A chi giova? Chi ne beneficia?Ecco alcune immagini della Reuters che dimostrano la propaganda mediatica –> Immagini false della ReutersPer approfondire l’argomento:“ La Georgia e l’Israel connection”,www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4908“Governo georgiano, ministri israeliani”http://www.effedieffe.com/content/view/4135/166/“Georgia: ha perso Israele”http://www.effedieffe.com/content/view/4130/166/“ Israel backs Georgia in Caspian Oil pipeline battle with Russia ”www.debka.com/article.php?aid=1358[1] “Il Caucaso in fiamme. La Georgia bombarda l’Ossezia del sud”, Radio Vaticana, 8 agosto 2008[2] “Una guerra, due verità”, Alessandro Logroscino, Ansa, 11 agosto 2008[3] Idem[4] “ La Georgia e l’Israel connection”, www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4908[5] Idem[6] “Governo georgiano, ministri israeliani”, Maurizio Blondet, Effedieffe[7] “ La Georgia e l’Israel connection”, www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=4908

mercoledì 13 agosto 2008

TRICOLORE ROCK FESTIVAL 2008

13/08/'08

E’passata poco più di una una settimana dalla prima edizione e soltanto ora cominciamo a renderci conto dell’importanza dell’evento che abbiamo creato.
Per 4 mesi tutti i ragazzi di Azione Giovani della Versilia hanno lavorato sodo (in maniera totalmente autonoma) e si sono impegnati per fare qualcosa che qui in Versilia nessuno mai aveva avuto il coraggio di fare.
Sinceramente nessuno di noi si aspettava un simile successo,eravamo nell’ordine delle 200 persone non di 500!!!Per cui ci scusiamo se qualcuno ha dovuto aspettare e fare la fila per mangiare ma veramente l’abbraccio e l’affetto che la gente ci ha dimostrato è stato grande,anzi grandissimo.
Questa secondo noi è la riprova che c’è voglia di destra in Versilia ma di quella vera,della destra di popolo.
Quello che intendo dire è che oltre all’azione di governo sul territorio che è fondamentale bisogna anche non perdere per strada il senso delle proprie radici e della propria identità.
Per 50 anni siamo stati in mezzo alle piazze,nelle strade,nelle borgate poi da quando siamo entrati nei “palazzi” vi ci siamo rinchiusi per uscirne di rado solo per i periodi elettorali.Per noi di Azione Giovani non dev’essere così..se tanta gente in Versilia ci dà la sua preferenza(basti pensare alla storica vittoria di Viareggio)noi dobbiamo andargli incontro,parlarci, farci sentire presenti instaurando un rapporto personale di fiducia col cittadino.Questo è stato il senso di questa festa e la presenza di tanta gente ci ha dato ragione.Lo strappo con le solite manifestazioni
di partito è stato evidente,abbiamo preferito non parlare di politica ma far parlare la musica di politica,perché tante volte sono solo gli artisti che si possono permettere di raccontare storie,cose o fatti che altrimenti in ambiti”seri” sarebbe difficile parlare perché occorrerebbero intere giornate..oltre a questo si pensi ai banchetti d’”area” che sono stati organizzati con Ag Massa,Ass.cult.La Fenice e Ass.Militaria dove la gente ha potuto trovare libri,maglie,cd e altri gadget che altrimenti sarebbe difficile reperire.
Un ringraziamento speciale va a tutte le comunità di AG che sono intervenute:da Massa a Firenze a Vicenza a Piacenza a La Spezia a Milano a tante altre…con la promessa che ci rivedremo sicuramente il prossimo anno per la II° edizione del Tricolore Rock Festival ancora di più,ancora migliore!!!
Nobis!!!