martedì 25 marzo 2008

Decalogo dell'Italiano perfetto


Questo era il Decalogo dei Giovani Arditi,Irredentisti e Legionari Fiumani,dei Soldati e dei Giovani Nazionalisti nel periodo subito dopo la Grande Guerra 15-18.Fu redatto durante il "Biennio Rosso 1919-1921" come contrapposizione alla allora grande ventata di spirito rivoluzionario comunista sull'Europa...questo per differenziarsi dai Giovani rossi che allora imperversavano armati in tutta Italia..Leggeteli e ditemi se non sono davvero ancora attuali al giorno d'oggi..


"-Non vi sono privilegi, se non quello di compiere per primi la fatica e il dovere.
-Accettare tutte le responsabilità, comprendere tutti gli eroismi, sentire come giovani italiani la poesia maschia dell’avventura e del pericolo.
-Essere intransigenti, domenicani. Fermi al proprio posto di dovere e di lavoro, qualunque esso sia. Ugualmente capaci di comandare e di ubbidire.
-Abbiamo un testimonio da cui nessun segreto potrà mai liberarci: il testimonio della nostra coscienza. Deve essere il più severo, il più inesorabile dei nostri giudici.
-Aver fede, credere fermamente nella virtù del dovere compiuto, negare lo scetticismo, volere il bene ed operarlo in silenzio.
-Non dimenticare che la ricchezza è soltanto un mezzo, necessario sì, ma non sufficiente a creare da solo una vera civiltà, qualora non si affermino quegli alti ideali che sono essenza e ragione profonda della vita umana.
-Non indulgere al mal costume delle piccole transazioni e delle avide lotte per arrivare. Considerarsi soldati pronti all’appello, ma in nessun caso arrivisti e vanitosi.
-Accostarsi agli umili con intelletto d’amore, fare opera continua per elevarli ad una sempre più alta visione morale della vita. Ma per ottenere questo occorre dare l’esempio della probità.
-Agire su se stessi, sul proprio animo prima di predicare agli altri. Le opere e i fatti sono più eloquenti dei discorsi.
-Sdegnare le vicende mediocri, non cadere mai nella volgarità, credere fermamente nel bene. Avere vicina sempre la verità e come confidente la bontà generosa."

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