lunedì 23 giugno 2008

Caso Calipari




Ieri, posto dinanzi alla notizia che la Cassazione aveva stabilito che “lo Stato italiano non ha giurisdizione nei confronti del soldato yankee Lozano che, a Bagdad, ha ucciso il nostro ufficiale Nicola Calipari”, Ignazio La Russa, Ministro della Difesa di questa “Democrazia Antifascista nata dalla Resistenza”, è rimasto zitto e muto.E che poteva dire, povero diavolo? E’ anche a sua conoscenza che i politici che, dal 1945 al 2008, ci sbavano sui coglioni che “gli USA hanno liberato l’Italya”, hanno firmato degli “accordi segreti”, grazie ai quali hanno ceduto spezzoni della nostra sovranità agli USA. Tanto per dire: se un soldato italiano uccidesse un soldato yankee, gli USA possono instaurare un giudizio volto a “verificare i fatti”. Viceversa, se un soldato yankee uccide un nostro soldato, l’Italya non può avviare un proprio giudizio volto a “verificare i fatti”. Avendo ceduto questo nostro “diritto sovrano” agli USA. Da “popolo liberato” ed aggiogato ad una “democrazia ipocrita e predatoria”, quali sono gli USA. E conviene convenire che tutto questo va a disonore dei politici che hanno governato l’Italya dal 1945 al 2008.Oggi, invece, Ignazio La Russa, Ministro della Difesa di questa “Repubblica liberata dagli USA”, interviene alla notizia che…. Ma cominciamo con la notizia: “Il Tar del Veneto decreta che il raddoppio della base militare americana, per ora, non si fa. Causa irregolarità procedurali, valutazioni superficiali dell’impatto ambientale (con riguardo alla falde acquifere), e non essendo stata consultata la cittadinanza, come prevedeva invece un Memorandum Italia/USA” (1).Bene, anzi male. Sia per i governanti di centrosinistra che di centrodestra. I quali, alle richieste degli USA di raddoppiare la base militare di Vicenza, hanno risposto “Yes, Sir”. Calando le brache e porgendo le terga. E meno male che c’è Ignazio La Russa a fare il Ministro della Difesa….. E Ignazio La Russa non smentisce di essere quello del “credere, obbedire e combattere”. Difatti rilascia una intervista al “Corriere” (2) che più stomachevole non si può.Il “nostro” non si cura del fatto che nella sospensiva del Tar si afferma che “non sono stati effettuati studi sull’impatto ambientale” (problema che interessa gli Italiani residente in quella zona) ma a polemizzare contro i “rossi”. E a ribadire che lui si adopererà perché “l’Italia mantenga i suoi impegni con gli USA”.

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